Un ricordo del matrimonio tra Giuseppe e Carla : Salmo Nuziale scritto da Luigi Commissari
Mimmo Liguoro, Roma
Il sorriso di Giuseppe diveniva ancor piu’ sereno e dolce mentre accoglieva gli amici che si riunivano nel ”cenacolo” spontaneo della sua casa , in via del Pellegrino, a Roma . Insieme , per affinita’ elettive e scelte personali .
Giovanni Busato, Arsiero
“” Conservo l’immagine di un sorriso tranquillo, silenzioso, imperturbabile, di chi conosce molte risposte ma ti porta a scoprirle da te piuttosto che svelarle. Se Giuseppe fosse stato un uomo di monti, sarebbe stato senz’altro una Guida Alpina; forte, solitario,
Tino, Lodi
Caro Giuseppe Leggendo i tuoi libri, spesso scorrono davanti ai miei occhi immagini,parole,pensieri Di un passato mai dimenticato. I tuoi studi in Teologia,le nostre partite di tennis sull’aia in cascina,i tuoi viaggi in Terra Santa,la tua partenza per Roma,l’insegnamento, il
Norma Lupi, Roma
Ho conosciuto Giuseppe Barbaglio alcuni anni fa; era un uomo alto e robusto come sarebbe diventato suo figlio Francesco . Era silenzioso Giuseppe, anzi di poche parole ma sempre disponibile ad ascoltare gli altri. Ricordo il suo sguardo, curioso, ma
Yann Redalie
Giuseppe Barbaglio, uomo libero. E’ stata la forte impressione che ho ricevuto fin dalle prime occasioni di incontro, di ascolto e di letture di suoi testi. Libero di pensare e di essere. Come lo ricorda Severino Dianich nel suo contributo
Federico Palmonari
Sono tra i pochi in questa assemblea che non hanno conosciuto personalmente Giuseppe Barbaglio, tuttavia la lettura dei suoi libri mi aveva fatto nascere il desiderio di incontrarlo, o almeno ascoltare dalla sua viva voce i risultati della sua ricerca
Gigi Boccanegra, Venezia
RICORDANDO LA SVOLTA IMPRESSA NELLA VOCE L’invito che Carla ha fatto agli amici, dopo dieci anni dalla morte, di scrivere su Giuseppe giunge puntualmente come un richiamo dovuto sopratutto per chi, essendo psicoanalista, si sia trovato più volte ad osservare
Severino Dianich, Pisa
All’inizio di ottobre del 1953 entravano al collegio Lombardo di Piazza Santa Maria Maggiore, per avviare a Roma gli studi universitari presso la Gregoriana, alquanto, da buoni provinciali, spaesati, sei ragazzi dicianovenni, provenienti da diversi seminari d’Italia. Merita citare i
Giuseppe Cremascoli, Lodi
Il tempo divora le cose, oggi soprattutto, nel fluire inarrestabile di tutto ciò che muta vertiginosamente nel costume e nelle certezze collettive. Il decennio trascorso da quando Giuseppe non è più tra noi, è, dunque, un lungo periodo a motivo
Raniero La Valle, Roma
Una cosa sappiamo di Giuseppe, che, come dice il cieco nato del Vangelo, prima eravamo ciechi, e adesso ci vediamo. Vediamo le Scritture, le leggiamo con occhi nuovi, in modo pacificante e liberante. Sono stato colpito, il 26 febbraio, dalle
Missionari del Pime sparsi nel mondo
Cara Carla, anche per me Giuseppe continua ad essere la persona felice e serena che mi ha comunicato questi suoi atteggiamenti positivi. Purtroppo però i momenti di condivisione sono stati abbastanza limitati al periodo dell’insegnamento, a qualche giorno in Bangladesh durante la sua visita
Angelo Gerli, comunità del Carmine di Voghera
Ricordare Giuseppe oggi significa ripensare alla strada percorsa insieme, nei più di 30 anni della nostra storia il cui cammino si è più volte intrecciato con il suo. Ricordo i primi incontri, a metà degli anni ’70, quando ci stupì
Romano Penna, Roma
La ricorrenza ormai decennale del decesso di Giuseppe Barbaglio, rinomato studioso nel settore delle origini cristiane, ridesta nostalgie e rinnovati apprezzamenti della sua figura. Le righe che seguono sono il ricordo di un amico e collega. Avevo personalmente conosciuto Giuseppe
Franco Ferrarotti, Roma
Un incontro con Giuseppe Barbaglio Fu lui, Giuseppe Barbaglio, a chiedere di vedermi. Naturalmente sapevo di lui, dei suoi studi, severi e privi di scrupoli auto-censori, sulle Sacre Scritture. Non ebbi alcuna difficoltà. Ci vedemmo nel mio disordinatissimo studio di
Alberto Simoni, Pistoia
Quella visita mancata Il 28 di marzo ricorre il 10° anniversario della morte di Giuseppe Barbaglio. Per noi è una data indimenticabile, per il semplice motivo che Giuseppe sarebbe dovuto tornare da noi, il 21 di marzo, una settimana prima.
Antonio Guagliumi, Gruppo biblico della comunità di San Paolo Roma
E’ vero, purtroppo: sono dieci anni che la persona mite, gentile, disponibile e sapiente di Giuseppe Barbaglio non c’è più. E questa mancanza si sente. Ma con altrettanta sicurezza sento che non è vuota formula retorica o consolatoria dire che
Bruna e Bruno, Thiene (VI)
Cara Carla, cara Anna, caro Francesco, Bruna ed io ieri pomeriggio alle 16 abbiamo partecipato alla Messa unendoci spiritualmente a voi che ricordavate Giuseppe. Sembra impossibile ma sono passati già 10 anni. Ripenso spesso alle mie telefonate della domenica sera
Franco e Lucia Zovi, Zanè (VI)
Di Giuseppe ovviamente abbiamo un buon ricordo come persona molto colta e preparata ma capace di interloquire con chiunque, umile mite e tollerante a buon diritto rientrante nella schiera delle beatitudini che amava con partecipazione sottolineando quel “gratulor” non formale
Marisa Mondello, Palermo
Ricordi di famiglia Tanto tempo fa. Con Carla ci siamo conosciute nel 1982. Comuni destini formativi mettono insieme me siciliana e lei veneta. Il suo generoso accogliermi nelle mie trasferte romane mi fa apprezzare accanto a lei Giuseppe. Lo conosco
Maria Luisa Algini, Roma
Cara Carla, Gli anniversari sono momenti speciali. Hanno il sapore amaro del tempo che si annulla e dello spasimo perché la vita di prima, l’addio e il dopo non sanno come convivere. Sembra ieri che Giuseppe veniva ad Assisi e
Giorgio Silvani, Comunità del Carmine di Voghera
Ricordando Giuseppe Nell’autunno 2016, durante la preparazione della mostra per ricordare i cinquant’anni della nostra Comunità del Carmine di Voghera, Giuseppe è legittimamente “spuntato” più volte tra carte e documenti archiviati, tra fascicoli faticosamente ciclostilati, tra volantini e fotografie. Indispensabile,
Gabriella Crosetti e Marcella Barbieri, Comunità del Carmine di Voghera
Quando abbiamo conosciuto Giuseppe, oltre quarant’anni fa, abbiamo capito subito che non sarebbe stato solo un valido teologo con cui approfondire alcuni aspetti della nostra fede. Nelle cene a casa che precedevano gli incontri si parlava di vita quotidiana, dei
Alfredo Cavalli, Comunità del Carmine di Voghera
E’ un detto comune che la vita è un mistero: e nessuno può negarlo. Anche ogni individuo è un mistero. Non credo che possiamo dire di conoscere veramente qualcuno, anche se siamo in familiarità, e neppure intimità con un limitato
Piero Montecucco, Comunità del Carmine di Voghera
Venendoci a mancare, già dieci anni or sono, la presenza fisica di Giuseppe Barbaglio, non è venuta meno la nostra familiarità con lui. Giuseppe è stato per noi non solo un maestro, ma soprattutto un amico. Anzi, ha talmente unito
Michele Pesci, Comunità del Carmine di Voghera
LA TRAVE Semplice, solido e indispensabile come una trave se ne sta lì, in casa nostra, quasi fuori dal tempo. Non ci fosse Giuseppe, crollerebbe un bel pezzo di noi. Dieci anni. Ci vuol altro per dimenticarci di lui. Finirà
Vasti, seminario del 20 Maggio 2006
VASTI CHE COS’È UMANO? Scuola di ricerca e critica delle antropologie Seminario 20 05 2006 : Ripresa del tema del servo Relatore: Giuseppe Barbaglio L’abbinamento tra il motivo del servo che appare nella lettera di Paolo ai Filippesi (Fil. 2)
Cipax-Incontro A Mokrani-G Barbaglio
A 72 pagg. 12 Cantiere del Cipax Centro interconfessionale per la pace Un luogo di pace per ascoltare racconti, scambiare esperienze, costruire il futuro Attività 2005 2006 Alla confluenza di due mari Esperienze di musulmani e cristiani a confronto
Vasti, Seminario del 1 febbraio 2004
VASTI Che cos’è umano ? Scuola di ricerca e critica della antropologie Seminario del 1° febbraio 2004 Paolo di Tarso e la critica al “nomos” del prof. Giuseppe Barbaglio Pasquale Bazoli: Prima di dare la parola al prof. Barbaglio, vorrei
Vasti, seminario del 4 aprile 2004
VASTI Che cos’è umano ? Scuola di ricerca e critica delle antropologie Seminario del 4 aprile 2004 Ancora sul “nomos”. Confronto Barbaglio, Ferrajoli, La Valle Raniero La Valle: Riprendiamo la discussione sul “nomos” e su Paolo di Tarso; in proposito